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Il Piano Educativo

un progetto educativo Cristiano a misura di bambino.
​La formazione integrale del bambino nella sua individualità, irripetibilità e globalità

 

Il nostro progetto educativo in quanto scuola autonoma cattolica, si ispira alla visione cristiana della vita e dell’educazione. Essere cristiani significa vivere l’esperienza umana come è avvenuto per Gesù. Facendo riferimento all’ambito educativo e della scuola, il cristiano è colui che vive l’esperienza del conoscere e del promuovere la crescita umana in modo originale rispetto a chi ha un’altra visione della vita. La nostra scuola ha quindi alla base del proprio operare una ben definita concezione del bambino, dell’educazione, della famiglia e della scuola. Il bambino viene messo nelle condizioni di comprendere chi è veramente, poiché non c’è autentica educazione che non sia fondata sulla ricerca della verità: la ricerca della verità è quindi il primo compito della nostra scuola, poiché sulla verità si fonda la libertà e solo nella libertà l’uomo può volgersi al bene e crescere autonomo.

​Obiettivi e strategie: i campi d'esperienza

La nostra scuola si propone come luogo d’educazione, socializzazione, apprendimento e di gioco attraverso l’elaborazione di progetti e programmi mirati, atti a stimolare l’acquisizione di competenze e la crescita mediante l'individuazione di determinati campi d’esperienza educativa. Che cosa sono i campi d'esperienza? Sono considerati come campi del fare e dell'agire, sia individuale sia di gruppo, utilizzati come percorsi di esperienze vissute dal bambino che potrà utilizzare per compiere operazioni fondamentali, quali classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente in cui è in rapporto.

I campi di esperienza sono un legame tra l'esperienza vissuta prima dell'ingresso nella scuola dell'infanzia e quella successiva nella scuola di base, sono strumenti quindi di riflessione e di dialogo attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti nella cultura, nella dimensione simbolica e quindi alfabetica, del mondo degli adulti.

La scuola dell'infanzia concorre alla educazione e allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine di età compresa tra i tre e i sei anni.

L'osservazione e la valutazione

La valutazione è necessaria per conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione.

Il suo scopo è ricavare elementi di riflessione sul contesto e l’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini.

 

  • Valutare non vuol dire giudicare, significa conoscere e capire i bambini e il contesto scolastico

  • Valutare è una componente della professionalità dell’insegnante per orientare al meglio la propria azione educativa.

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